Da lunedì 18 maggio, le attività commerciali compresi i negozi anche sportivi, hanno ripreso la loro attività. Per farlo hanno dovuto rispondere a tutte le richieste di sicurezza espresse dal nuovo decreto.
“Alla fine il risultato è arrivato”, così il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, al termine dell’incontro con il Governo che ha chiuso una lunga giornata di confronto. “In un’ottica di collaborazione istituzionale si è ricercata e si è trovata una soluzione con l’accordo raggiunto venerdì tra Regioni e Governo. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di dare regole certe alle attività che da lunedì potranno riaprire e sicurezza a lavoratori e cittadini”.
Il Governo si è impegnato a richiamare nel testo le linee guida elaborate e proposte dalla Conferenza delle Regioni rispetto alle varie tipologie di attività. Nello specifico del commercio al dettaglio, quindi anche i negozianti di articoli sportivi, sono state date le seguenti indicazioni:
▪ Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione.
▪ In particolar modo per supermercati e centri commerciali, potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
▪ Prevedere regole di accesso, in base alle caratteristiche dei singoli esercizi, in modo da evitare assembramenti e assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti.
▪ Garantire un’ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per l’igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche, promuovendone l’utilizzo frequente da parte dei clienti e degli operatori.
▪ In caso di vendita di abbigliamento: dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente per scegliere in autonomia, toccandola, la merce.
▪ I clienti devono sempre indossare la mascherina, così come i lavoratori in tutte le occasioni di interazione con i clienti.
▪ L’addetto alla vendita deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima e dopo ogni servizio reso al cliente).
▪ Assicurare la pulizia e la disinfezione quotidiana delle aree comuni.
▪ Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la
funzione di ricircolo dell’aria.
▪ La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche.
OCCUPAZIONE DEL SUOLO PUBBLICO
Inoltre, per venire incontro alle criticità legate alle norme di distanziamento che causano una riduzione dei posti a sedere nel caso di ristoranti o bar o di persone presenti all’interno dei negozi al dettaglio, è stata data la possibilità temporaneamente di occupare parte del suolo pubblico. Si tratta di un supporto concreto al pubblico esercizio che più degli altri settori ha subito gli effetti negativi di una lunga fase di chiusura. Ogni Comune gestisce secondo le sue modalità questa richiesta che deve pervenire dal titolare o dai tecnici.
Il Comune di Milano, per esempio, ha comunicato con una delibera approvata dal Consiglio comunale giovedì scorso, la possibilità di ampliamento delle occupazioni di suolo pubblico temporanee da qui al 31 ottobre. QUI LA DELIBERA COMPLETA
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