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Se nel secondo trimestre 2021 i consumi degli italiani si sono ripresi del 14,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (33 miliardi in più), a fine anno la spesa per consumi delle famiglie supererà il muro dei 1.000 miliardi di euro.

Stando al secondo rapporto retail Confimprese-Censis, il rimbalzo dei consumi è reale: l’incremento a consuntivo d’anno ammonterà a 60 miliardi in più rispetto al 2020, ossigeno per l’economia reale. Sono quindi 4,5 milioni gli italiani che, forti dei redditi rimasti intatti e a causa di risparmi forzati, ora sono pronti a spendere: il 57,2% di loro, infatti, tornerà a consumare attivamente.

“È un’Italia che ce la fa quella che il Censis fotografa dopo i 19 mesi di pandemia che hanno messo a dura prova la tenuta del retail“, ha detto Mario Resca, presidente di Confimprese. “La stabilità del governo Draghi, la ripresa dell’economia italiana, che è tra quelle europee a più alta crescita, la voglia di normalità unita ai risparmi degli italiani sono il vero vaccino dell’Italia post Covid-19. Oggi qualche incognita potrebbe provocare temporanee frenate, come la scarsità di materie prime su scala globale, la mancanza di manodopera specializzata e l’inflazione. Per questo è necessario rassicurare gli italiani con politiche di welfare e incentivi volti a proteggere e promuovere il loro benessere economico e sociale”.

I nuovi consumat(t)ori scelgono consapevolmente e optano per avvalersi di ogni tipo di informazione disponibile per decidere cosa acquistare e dove farlo. Basti pensare a come il 64,9% degli utenti di internet cerchi informazioni su aziende, prodotti e servizi e il 53,4% confronti i prezzi dei prodotti e servizi per valutare le diverse opzioni.

E gli acquisti tornano in presenza. Il 64% degli italiani ha nostalgia dello shopping nei negozi fisici, nei centri commerciali, nelle piazze, anche riducendo il ricorso all’e-commerce. Lo dicono di più le donne (67,6%) e le persone benestanti (69,8%).