
Cruciani punta sulla donna. La storica azienda umbra di cashmere (ri)lancia la collezione donna con Timeless Luxury e mira a coinvolgere 150 best shop europei. Il brand, che lo scorso marzo è passato sotto il controllo della Orlean Invest Holding, vive un momento di forte espansione. La capsule donna di Cruciani, per l‘AI 23/24 , è composta da 50 i capi dal sapore retrò-chic. Simbolo di questa collezione, disegnata da Milena Motta, che per la prima volta veste ufficialmente la donna head to toe, è la clessidra: con il suo capovolgersi continuo richiama ad un nuovo costante inizio, orientato al futuro. Un lusso senza tempo che racconta stabilità ma anche cambiamento. Protagonista indiscussa la maglieria: non è un caso che la lavorazione del cashmere fa parte dell’heritage più profondo del brand. Anche se l’offerta del total look è ampia e completa: dal montone alla pelle, dal daywear a una selezione di capi versatili anche per la sera. Abbiamo fatto qualche domanda a Riccardo Antonioni, direttore marketing del brand e alla nuova head of designer, Milena Motta.

Riccardo Antonioni, direttore marketing del brand
Timeless Luxury è il tema della prima collezione donna disegnata da Milena Motta. A cosa ti sei ispirata per questa prima collezione?
Siamo partiti dal dna di Cruciani, fatto di qualità, artigianalità e maestranze. Per una collezione, dal sapore femminile, elegante e senza tempo, pronta a debuttare sul mercato con l’AI 23/24. Da qui il tema della clessidra, che raccontare la stabilità e il cambiamento. Un total look timeless completo: dai capispalla alla maglieria di alta qualità, dai pantaloni lineari, in velluto mano cashmere, ai capi in prezioso “double”. Questi capi una volta nell’armadio non invecchiano, ma guadagnano, semmai, valore.
Come si compone? Ci parli dei capi must have?
Abbiamo concepito una capsule di 50 pezzi, dall’anima rétro-chic, che si combinano tra loro.
Ogni outfit è differente, ma tutti sono accomunati da linee pulite e contemporanee.
Punto di partenza la storia di Cruciani, vera essenza del brand, ovvero la maglieria, dove la caratteristica artigianale e il saper fare italiano, tipici dell’alta di gamma, sono dettagli fondamentali. Il progetto dedicato alla donna ha visto in passato già alcuni capi a completamento del guardaroba maschile, ma è la prima volta che il marchio sceglie di farlo attraverso un’offerta completa. Tra i capi must have sicuramente la cappa, intrecciata con frange, e i capi in “double”, avvolgenti e leggeri, realizzati in cashmere.
Qual è la donna musa della collezione?
La donna Cruciani è una donna elegante, giovane e attenta a quello che indossa. La qualità e la morbidezza dei materiali, sono elementi fondamentali per lei che vuole essere chic ma comoda. Gli outfit in cashmere, dalla linea ben definita, si possono indossare dal mattino alla sera, senza perdere l’attitudine luxury. Ogni capo è timeless, ed è pensato per completare la personalità di chi lo indossa.
La collezione donna dialoga con la collezione uomo?
Certamente sì. La collezione donna non solo dialoga con l’uomo ma lo completa e lo sprona. A livello strategico, per la donna, abbiamo scelto di realizzare un look completo. Mentre per la collezione maschile, che fin ora aveva solo maglieria, per la prossima stagione avrà delle belle novità: un ampliamento della proposta che presenteremo a Firenze al prossimo Pitti, dove ci sarà anche una piccola selezione women. Per sottolineare il concetto di “Famiglia”, intesa come un tutt’uno stilistico.
Siete made in italy? Cosa vuol dire per voi questo?
Cruciani è made in Italy 100% e questa collezione ne è il manifesto. L’alto di gamma è made in Italy e noi vogliamo essere proprio questo. La nostra è una filiera corta, anzi cortissima. Con il nostro arrivo in azienda abbiamo cercato di ricreare tutto l’indotto che c’era in passato. A partire dal team tecnico, che si era perso nel passaggio dell’acquisizione, fino ad arrivare alle maestranze. È stato emozionante ritrovarle, rimotivarle e spronarle con nuove sfide, che hanno visto protagonisti alcuni punti maglia d’archivio, sviluppati dalle loro sapienti mani, contestualizzati e resi attuali. L’energia che riusciamo a creare, fin dalla base della filiera, si sente poi nel prodotto finale. La motivazione è fondamentale: bisogna ereditare l’heritage donandogli, con molta determinazione, un sapore contemporaneo: quindi linee decise ma portabili, avvolgenti, calde e confortevoli.
Quanto pesa l’Italia rispetto all’estero sul totale del fatturato? Su quali mercati presidiate e su quali invece puntate? Qual è il vostro posizionamento?
L’Italia pesa il 30% sul totale del fatturato. Parlando in generale abbiamo una centralità sui paesi Dach. L’obiettivo del brand è di espansione worldwide in tutti i più importanti mercati. E si punta a Mitteleuropa, Est Europa, e in futuro anche a Stati Uniti e Far East. Per quanto riguarda il nostro posizionamento attuale siamo nell’alto di gamma.
Quali sono sono le previsioni sul 2023?
Essendo entrati in corsa a marzo scorso, l’anno 2022, in termini di fatturato, ha subito il nostro impatto praticamente per nulla. Per il 2023, invece, siamo convinti di fare un ottimo lavoro in termini di esercizi in utile.
Cosa vuol dire per voi essere sostenibili?
La vera sostenibilità è produrre un capo timeless, che duri nel tempo. Questo concetto di “senza tempo” è proprio il tema della capsule. Un valore che abbiamo cercato di ritrovare in ogni capo della collezione, che non necessita di essere sostituito col passare degli anni, grazie alla sua qualità e alla sua linea, ma che anzi acquisisce valore e che può essere tramandato di madre in figlia. Gli outfit che vediamo oggi saranno perfetti anche se vengono tirati fuori dall’armadio tra cinque anni, grazie anche alla scelta del valore della materia prima, che rimane costante.
Quali sono gli obiettivi futuri che come azienda vi siete prefissati?
La donna ha sempre più coraggio dell’uomo e sull’onda di questo l’uomo avrà uno sviluppo che somiglierà a quello femminile ma che non sarà così ambizioso: l’uomo deve essere rassicurato e mai spaventato. Senza tradire il nostro core business, che è la maglieria, avremo una declinazione di collezione più ampia. Stiamo lavorando molto sul concetto di marchio, che deve fare match con il prodotto stesso, creando una omogeneità di presentazione. Per questo, come detto prima, al prossimo Pitti porteremo un estratto di questa collezione donna appena lanciata. Così da dare una continuità al progetto, coordinando insieme le due linee, femminile e maschile, nell’ottica della “Famiglia”.
di Valeria Oneto
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