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Brand di sneakers fiorentino e Società Benefit. Moa Concept nasce nel 2013 da un’idea di Matteo Tugliani con il chiaro intento di lasciare la propria impronta positiva nel mercato del footwear.

“Nel 2013, quando il progetto Moa Concept è partito, la sensibilità verso temi quali la responsabilità ambientale, sociale e territoriale non era presente come oggi. Quindi per me all’inizio è stato molto difficile: il negoziante cercava solo prodotti che poteva vendere, senza tener conto del fattore sostenibilità”, ha dichiarato alla redazione di HUB Style Magazine Matteo Tugliani, ceo e founder di Moa Concept.

Matteo Tugliani, ceo e founder di Moa Concept

Da qualche anno, il marchio ha deciso di cambiare il proprio business model, basandosi su concetti legati al mondo della sostenibilità e proponendo collezioni di calzature sempre più contemporanee, con un posizionamento medio/alto e ispirate al mondo urban-fashion. Ed è proprio in questo modo che l’azienda vuole diventare un esempio e uno stimolo per promuovere il cambiamento a favore delle persone e del pianeta.

“Nel 2020, in piena pandemia, io e il mio staff volevamo cambiare rotta: ritornati al lavoro, dopo mesi di lockdown, non potevamo – e nemmeno volevamo – rimanere uguali a prima. Volevamo che temi quali l’impegno sociale e ambientale, diventassero parte fondante della nostra realtà. Per questo abbiamo deciso di cambiare il nostro business model, abbandonando le attività delle licenze, che valevano circa il 10% dei nostri utili, e prendendo parte a progetti sociali quali la riqualificazione di aree urbane”, prosegue Tugliani.

Nel corso degli anni, la realtà ha confermato il proprio impegno e la propria responsabilità sociale attraverso una serie di azioni a sostegno della collettività. In tal senso, ha preso vita My Own Action: il progetto che prevede la raccolta di sneakers usate, proprie e di altri brand, per destinarle al riciclo e al riuso.

“Ho deciso di dar vita al programma My Own Action per offrire modo ai consumatori di fare una riflessione. Anche perché nessuno è a conoscenza del fatto che ogni anno vengono prodotte oltre 4 miliardi di sneakers e solo il 5% di queste vengono riusate oppure riciclate. Quindi, con questa nuovissima iniziativa, diamo seconda vita alle sneakers che non vengono più utilizzate, riciclandole oppure, se queste risultano essere in ottime condizioni, donandole ai più bisognosi grazie alla collaborazione con la coperativa romana Retake. L’unico modo per essere davvero ‘green’ è allungare il ciclo di vita del prodotto oppure riciclarlo, e noi con questa iniziativa faremo entrambe le cose”.

L’iniziativa è partita presso il The Social Hub di Firenze, l’hotel all’interno del quale il brand ha ospitato la nostra testata per presentare proprio My Own Action. All’interno della Break Out Area, Moa ha installato il contenitore “Used Sneaker Collector”, creato appositamente per la raccolta di sneakers usate.

“Il progetto è partito al The Social Hub e Flow Run, rispettivamente un hotel e uno store di Firenze. La nostra idea, però, è quella di replicare l’iniziativa in altre città, sia italiane che europee. All’interno di questi spazi è stato posizionato il nostro ‘Used Sneaker Collector’ e chi getterà nel contenitore una calzatura usata, riceverà buoni e sconti”.

Il progetto My Own Action rappresenta l’impegno concreto nella divulgazione dell’importanza della riduzione dell’impatto ambientale causato dalla fashion industry.

Un’immagine di “Used sneaker collector” di Moaconcept

di Sara Fumagallo