
Nell’immagine in evidenza (da sinistra): Francesco Gili, direttore DaTE – Simona Greco, direttore manifestazioni Fiera Milano – Roberto Vago, direttore Simac Tanning Tech – Claudia Sequi, presidente Assopellettieri – Fulvia Bacchi, ceo Lineapelle – Giovanna Ceolini, presidente Micam – Norberto Albertalli, presidente The One Milano
Il mese di settembre è costellato da otto importanti appuntamenti fieristici del fashion world: DaTe, Homi fashion&jewels exhibition, Micam, Mipel, Mipel Lab, The one Milano, Lineapelle e Simac Tanning Tech.
Il filo conduttore che unisce queste importanti occasioni è la responsabilità in termini di selezione delle materie prime e di produzione attente all’impatto che generano sull’ambiente e sulle persone.
Una linea che unisce in totale 3.500 brand internazionali che parteciperanno alle otto fiere (un incremento di circa il 10% rispetto al 2022) contando, inoltre, la presenza di 45.000 buyer.
Storie di eccellenza e innovazione, presentate in un progetto che non smette mai di evolversi e che ha come obiettivo generare conoscenza, valore e creatività.
HUB Style Magazine, in attesa della prossima edizione di Micam, il salone leader a livello mondiale per le calzature, che si svolgerà dal 17 al 20 settembre, ha avuto il piacere di parlare con Giovanna Ceolini, presidentessa della manifestazione.

Giovanna Ceolini, presidente Micam
Dove si sta dirigendo il mercato calzaturiero italiano?
Il nostro made in Italy è conosciuto in tutto il mondo e i clienti esteri lo valorizzano in modo incredibile. I brand stanno lavorando molto in Italia perché abbiamo una filiera e dei produttori di alto livello, perciò questo è un segnale positivo. Purtroppo il conflitto Ucraina-Russia non facilita molte operazioni nel nostro paese ma vantiamo un prodotto speciale e puntiamo molto su questo.
C’è un ritorno della scarpa classica?
Si sta parlando di un ritorno della famosa suola di cuoio e della pelle. E noi ne siamo contenti perché questo significa saper riconoscere la nostra capacità di produzione. Chiaramente oggi siamo immersi in un mondo frenetico, dove spesso siamo costretti a correre tra i vari impegni, prediligendo la sneaker a una calzatura più importante. Esistono, però, anche momenti di svago in cui si utilizza una scarpa più elegante, per eventi e serate.
L’aumento dei costi di produzione crea qualche problema alla filiera, come reagisce l’estero?
Noi abbiamo un pregio: un prodotto sano dove emergono il made in Italy e la responsabilità, con una lavorazione che tanti altri paesi non hanno. Questo lo dobbiamo tener presente nei costi. Se il prezzo rispecchia il prodotto non c’è grande impatto, l’importante è trovare un equilibrio. Quando crei un prodotto di qualità la gente lo comprende.
Un’anticipazione della nuova edizione di Micam?
Tra le novità c’è in particolar modo Micam X. Un importante momento di formazione sia per i buyer che per gli espositori in cui si parlerà di sostenibilità, innovazione e tanti argomenti di vitale importanza per continuare a evolverci e portare il nostro made in Italy in tutto il mondo.
di Cristiano Zanni
Commenti