
Il network europeo dedicato alla promozione del commercio elettronico transfrontaliero in Europa, Cross-Border Commerce Europe, ha pubblicato una ricerca che classifica i principali rivenditori di moda e bellezza in tutto il continente.
Un fatturato da 122 miliardi di euro nel 2022 (di cui 45 miliardi di euro transfrontalieri), con una previsione entro il 2026 di 144 miliardi di euro, registrando una crescita del 18%, supportata anche dalla presenza di mercati C2C.
Un mercato in crescita quello della moda di seconda mano, derivato dall’instabilità geopolitica, scaturita in particolare dalla guerra in Ucraina, che ha influenzato i comportamenti di acquisto dei clienti, che a causa dell’aumento dell’inflazione, privilegiano acquisti essenziali riducendo il consumo di moda e bellezza.
Il mercato totale B2C al dettaglio online dell’UE ammontava a 729 miliardi di euro nel 2022, con moda e bellezza che rappresentano il 17% di questa somma.
I trend della responsabilità e della digitalizzazione sono destinati a guidare lo sviluppo del settore della moda: il metaverso, lo shopping in live streaming, la personalizzazione e la moda di seconda mano rafforzeranno la crescita del settore.
I player della Top 250
La classifica Top 250 vede come attori protagonisti Amazon, Zalando, eBay, AliExpress ed Etsy. Nonostante Amazon rappresenta la prima posizione nella classifica elettronica transfrontaliera, Zalando detiene una quota di mercato della moda online maggiore (9,8%) rispetto ad Amazon (8,3%), guadagnando il primo gradino del podio.
Il secondo posto lo conquista Shein, il player cinese del fast fashion, che occupa il sesto posto nella classifica generale, affiancato da due nuovi giocatori che pongono sfida diretta: Cider e Temu. La terza posizione è occupata dal lituano Vinted (settimo in quella generale), specializzato nel second hand. Seguono StockX e Nike.
Le prime 250 aziende sono suddivise tra holding pubbliche e private. Nella lista delle prime 10 holding pubbliche, sette sono in vetta, sottolineando la supremazia delle entità pubbliche nel settore della moda, che sembrano ottenere un maggior successo rispetto alle loro controparti private.
Nella graduatoria del beauty invece il primo posto è rappresentato da Notino (30esimo nella classifica generale), seguito da Oriflame e Dermstore.
Commenti