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La Brand Finance Apparel 50 2023.

La società di consulenza, Brand Finance, leader nella valutazione dei marchi, ogni anno analizza i 5.000 marchi più importanti di tutti i settori e paesi.

Nella classifica annuale, Brand Finance Apparel 50 2023, emergono i 50 brand di moda più forti e preziosi al mondo.

La forza di un marchio corrisponde all’efficacia della sua performance. Mentre il valore è il beneficio economico che il proprietario otterrebbe se lo concedesse in licenza sul libero mercato.

Il primo a conquistare di nuovo il podio della classifica è Nike con un valore di 30,2 miliardi di euro (+5%), mantenendo così il titolo di marchio tessile di maggior valore al mondo. Ottenendo allo stesso tempo il più alto Valore di Percezione di Sostenibilità (VPS), con 2.265 milioni di euro.

Risultati positivi anche per New Balance, il cui valore è pari a 1,7 miliardi di euro un aumento del 24%, con prospettive future sempre in crescita.

“Grazie al suo incessante impegno per l’innovazione, alla sua capacità di stare al passo con le tendenze del mercato e alle sue estese partnership con atleti di tutto il mondo, Nike ha saldamente consolidato la sua posizione ai vertici dell’abbigliamento Nel 2023, il marchio continua a sfruttare la sua enorme influenza e reputazione a livello globale per promuovere un cambiamento positivo nel mondo dello sport e non solo”, ha commentato Annie Brown, amministratore delegato di Brand Finance UK.

Bosideng, il colosso cinese dell’abbigliamento, grazie alla sua capacità di connettersi con i consumatori è riuscito a ben integrarsi nel mercato globale, affermandosi come un attore protagonista. Il suo valore è aumentato del 26% a 1,8 miliardi. Più opening in Europa e collaborazioni con designer rinomati hanno permesso al brand di rafforzare la sua presenza nel mercato occidentale.

La maison francese Celine è il marchio in più rapida crescita il suo valore è aumentato del 69% (2,8 miliardi di euro), registrando una crescita notevole sotto la direzione creativa di Hedi Slimane. La sua visione innovativa e strategie di social marketing “ad hoc” hanno svolto un ruolo cruciale nel far crescere il valore del marchio.

Il superpotere del lusso

L’abbigliamento del lusso riesce ancora a mostrare la sua forza e la sua continua trasformazione nonostante l’era post-pandemica abbia rimodellato il panorama in cui emerge una preferenza dei consumer verso il ready-to-wear, lo streetwear e l’athleisure.

Tuttavia, grazie alla promettente crescita delle vendite, rinomati marchi di lusso sono riusciti a mantenere il loro status: Dior accresce il suo valore del 63% (12,7 miliardi di euro), Louis Vuitton (+25%, 12,7 miliardi di euro), Chanel (+42%, 18,7 miliardi di euro). Loewe ha registrato una crescita del valore del suo marchio del 33%, che l’ha fatto salire dal posto al 46° posto della classifica.

Rolex (il cui valore del marchio è aumentato del 43% a 10,3 miliardi di euro) è diventato sinonimo di lusso ed eleganza senza tempo. Artigianalità e un’eccellente reputazione sono i punti di forza che guidano il marchio di orologi svizzero.

I brand del fast fashion continuano a perdere valore. La responsabilità verso l’ambiente che ci ospita sta diventato sempre più un tema sentito dai consumer e, una comunicazione poco precisa o mancanza di trasparenza possono essere le cause di questo declino. H&M (il cui valore del marchio è sceso del 17% a 9,1 miliardi di euro) e Zara (il cui valore del marchio è sceso del 5%, a 10,6 miliardi di euro) stanno vedere i loro punti di forza e la loro reputazione diminuiti.