
Che la moda italiana sia considerata tra le migliori a livello internazionale non è una novità. Come la riconoscibilità e il prestigio del made in Italy nell’abbigliamento, caratterizzato da piccoli e grandi nomi, frutto di uno stile di vita, una storia e una cultura che hanno reso il Bel Paese una delle più grandi potenze mondiali nel settore. Andando oltre al business.
I tre settori che rappresentano la moda con l’acronimo TAC (Tessile, Abbigliamento e Calzature) contano 55.491 imprese (98,1% sul totale) di cui 27.882 nell’abbigliamento (50,2%), 14.518 nella pelle (26,2%) e 13.091 nel tessile (23,6%).
Ma esattamente quanto fattura questo settore? A svelarcelo è Francesco Casile, socio fondatore di CSM Camera Showroom Milano e founder e ceo di Casile&Casile Fashion Group che ha elaborato i dati macro e micro-economici rilevati dagli studi delle associazioni di categoria, quali Confindustria Moda. Un report in cui sono emersi anche i dati relativi alle piccole-medie imprese e che ha ricercato il numero effettivo di negozi e showroom fashion presenti sul territorio, le manifestazioni italiane più importanti e il loro indotto economico.
I dati
Per rispondere alla prima domanda, il settore moda e accessori nel 2022 ha fatturato 108,2 miliardi di euro, con una crescita del 16,9% sull’anno precedente (+10,4% rispetto al 2019). E la quota destinata all’export era di 80,5 miliardi (+18,8% vs 2021) mentre all’import di 45,3 miliardi (+31,8% vs 2021): tra i primi 10 mercati esteri si trovano Francia, USA, Germania, Cina, Corea, Giappone, Emirati.
E gli addetti impegnati sono circa 600.000 (l’Italia è il primo Paese UE per occupati nel settore), suddivisi in 60.000 imprese di cui il 16% ha oltre 250 operatori, il 24% tra i 50 e i 99 e il 42% tra i 10 e 49. Inoltre, su tutto il territorio, si contano 49,6% aziende di calzature, 15,1% di occhiali, 5,9% di oreficeria/gioielleria, 10,2% di pelletteria e 12,9% di pellicceria. Passando, invece, alle piccole-medie imprese, il punto di forza del Bel Paese, si registra un fatturato di 43,5 miliardi di euro con una presenza in tutta Italia di 27.761 realtà, con 476.000 addetti occupati.
Per quanto riguarda i negozi di moda, che sono 114.813, il fatturato annuo è di 52,4 miliardi di euro e conta 309.849 operatori. In questo ambito, ogni famiglia in Italia spende in media 710 euro all’anno contro una media europea di 490: il nostro Paese si trova al quinto posto dietro Lussemburgo, Austria, Paesi Bassi e Danimarca. Infine, gli showroom multibrand sono 4.532 (solo a Milano 216, con oltre 2.200 addetti) con un numero di operatori totali attorno ai 22.000.
E le fiere, gli eventi e gli showroom ospitati dalla capitale meneghina creano un indotto economico di oltre 360 milioni di euro, generando un resoconto positivo non solo nella moda ma anche in tutte le attività del terziario come hotel, taxi, musei, ristoranti e così via.
di Sara Fumagallo